In data 18 maggio 2012  si é tenuta una riunione degli aderenti alla Camera Forense all’esito della quale si é deciso di non aderire alle modalità di protesta nella forma dello ” sciopero bianco” così come deliberate dall’OUA. La maggioranza dei presenti, pur condividendo sostanzialmente le ragioni di doglianza, ha concordato nel ritenere, da un canto , una certa tardività dell’iniziativa di protesta( in buona sostanza a decisioni  governative ormai assunte), dall’altro le oggettive difficoltà di mettere materialmente in atto,  sia nel corso delle udienze che  nei vari adempimenti di cancelleria ecc. la forma di protesta. Si é invece ritenuto più opportuna una presa di posizione dell’Avvocatura, con forme da ricercare, finalizzata ad un miglioramento delle disposizioni normative adottate. Anche qui, in buona sostanza, i partecipanti hanno ritenuto che ormai, allo stato delle cose, appare più costruttivo inserirsi nel processo di rinnovamento delle professioni e della nostra in particolare, che continuare ad opporsi a tutta una serie di iniziative, pur discutibili, ma a fronte delle quali, ab origine, l’Avvocatura non si é dimostrata sufficientemente determinata.

Sempre nella stessa riunione si é deciso di adottare iniziative ( interessando l’ Ordine ed il Presidente della sezione di tribunale da cui dipende la sez. di Casaran0) volte alla risoluzione dell’ormai insostenibile stato di difficoltà in cui versa la cancelleria civile per mancanza di personale, stato di difficoltà al quale si aggiungono, purtroppo sempre più frequentemente, episodi di tensione tra personale operante e Colleghi avvocati. Infine altra problematica sollevata é quella dell’eccessiva concentrazione di cause nelle udienze del Giudice di Pace ( per quel che riguarda le udienze civili della sezione di Tribunale si é già tenuto un primo incontro con il Magistrato coordinatore finalizzato a ricercare una migliore organizzazione delle stesse).

By editore in News on 6 giugno 2012